Viaggio nella Luna
Era il 1902 e Georges Méliès tentava già da tempo di mescolare i suoi trucchi magici e la sua straordinaria fantasia creativa alle tecniche cinematografiche conosciute (alcune da lui stesso inventate). Grazie alla sua formidabile capacità di trasporre i sogni su pellicola, Georges Melies riesce a dare vita ai viaggi incantati descritti nei romanzi Dalla Terra alla Luna di Jules Verne, e I primi uomini sulla Luna di H.G. Wells.
Il baffuto regista francese ci mette l’anima per realizzare questo capolavoro; e si vede: nella sontuosità della scenografia, nella cura maniacale dei fondali, negli dettagli delle scene disegnate a mano, nella pomposità dei costumi realizzati appositamente per il film. Viene spremuto il massimo dalle inquadrature fisse, arricchite da portentosi effetti speciali mai visti fino a quel momento.
La durata di 15 minuti (per l’epoca, lunghissima), l’applicazione del colore a mano direttamente sulla pellicola effettuata fotogramma per fotogramma in post-produzione, la quantità straordinaria di attori impiegati tra i quali le ballerine del corpo di ballo dello Chatelet e gli acrobati delle Folies-Bergere, i tre lunghi mesi di riprese, l’eccezionale costo di 10 mila franchi, nonché il primato di prima opera cinematografica ad aver conosciuto un successo mondiale (tanto da spingere Thomas Edison a controtipare la pellicola per distribuirla personalmente in America), concorrono a procurare a questo film un posto d’onore nell’olimpo delle migliori opere visive di sempre. I più audaci potrebbero definirlo il primo piccolo kolossal nella storia del cinema senza allontanarsi troppo dalla realtà.
Ancora oggi, dopo oltre 100 anni, l’immagine della navicella-proiettile che approccia il viso sorridente di una luna trasognante per poi conficcarsi nel suo occhio destro, è forse una delle immagini artistiche più riconoscibili ed emblematiche di tutti i tempi, un simbolo potentissimo che rappresenta alla perfezione ciò che diventò il cinema d’avanguardia: un laboratorio di esperimenti, un mondo fatto di sognatori che si impegnavano per tramutare in realtà tutto ciò che prima di allora sembrava impossibile da realizzare.