L’innaffiatore annaffiato
Uno dei primi film nella storia del cinema della durata di poco più di 30 secondi.
La commedia si sviluppa in due fasi; nella prima vediamo il giardiniere intento a potare tranquillamente il prato mentre il pubblico vede un ragazzo che interrompe il flusso dell’acqua. Il giardiniere allibito guarda nel tubo dell’acqua; proprio in quel momento il ragazzo tira via il piede dal tubo facendo schizzare via il cappello del giardiniere e colpendolo in pieno viso con il getto dell’acqua. Questo è il momento in cui si raggiunge l’apice comico e l’ilarità massima del pubblico.
Nella seconda fase assistiamo all’inseguimento del bambino da parte del giardiniere, che tenta di fuggire fuori campo, ma invano. Il giardiniere lo tira per le orecchie e poi lo sculaccia duramente. Alla fine il ragazzo esce dal campo e il giardiniere torna alle sue faccende.
Il film è composto da una singola inquadratura, ma si tratta di una pellicola molto importante: il primo film in assoluto a mettere in scena una storia di senso compiuto dando forma a una rudimentale commedia.
Si tratta di un’evoluzione evidente rispetto ai primi film dimostrativi, che non erano altro che un frammento filmato di un evento reale della vita. Nell’innaffiatore annaffiato, assistiamo per la prima volta a un utilizzo creativo del mezzo. Quando il ragazzo arriva, noi ne siamo coscienti ma il giardiniere no. Un primo utilizzo di una tecnica che anticipa l’esito comico al pubblico (punto di vista onnisciente) per tenerli sulle spine. Alla fine i due personaggi tornano più vicini alla telecamera fissa, in modo che si possa vedere chiaramente la scena della punizione del bambino cattivo.