Steam Machines e il futuro delle console
La console war: Sony vs Microsoft
Personalmente sono insofferente alle esclusive e sopporto con fastidio le esclusive temporali. Stesso discorso per qualsiasi hardcore gamer sul pianeta. Fra gli allergici alla piattaforma universale, ci sono alcune aziende che traggono profitto dall’hardware delle console.
Pensate di poter giocare ai titoli di Naughty Dog e Remedy sulla stessa piattaforma. Pensate di poter assaporare le emozioni offerte da Halo o Uncharted senza guerre di religione, avviando il titolo dalla stessa console o dal vostro PC.
- Le software house avrebbero un bacino di utenza maggiore e venderebbero migliaia di copie aggiuntive. Gli appassionati smetterebbero di sprecare soldi e spazio per piazzare 3-4 console sotto il televisore (spesso utilizzate per pochi titoli in esclusiva).
- Gli sviluppatori avrebbero tool di sviluppo unificati e potrebbero concentrarsi sulla realizzazione dei giochi senza perdere tempo e denaro per ottimizzazioni e porting inutili.
- I consumatori potrebbero dire addio agli store proprietari con politiche dei prezzi monopolistiche. Un mercato aperto come quello PC implica maggior concorrenza. Maggior concorrenza implica prezzi migliori per i videogiochi.
Sony e Microsoft sono in guerra da molti anni per questioni ben più radicali delle console che portano il loro marchio. Negli ultimi anni hanno fiutato entrambe un mercato potenzialmente molto ricco che va oltre quello puramente video-ludico: l’home entertainment. Cloud, musica, TV, film in streaming e molto altro ancora.
Valve e Steam Machines
Se c’è un uomo che per primo ha scrutato le potenzialità dell’home entertainment e del digital delivery in particolare, quest’uomo è Gabe Newell, il padrino del PC gaming, colui che ha dato nuova linfa vitale a un mercato che sembrava destinato al declino.
Le Steam Machines, sono un progetto ibrido che si propone di coniugare la semplicità di utilizzo delle console alla versatilità e alla potenza del PC.
Gabe Newell è convinto che i sistemi aperti siano il futuro di un mercato che sta andando incontro a profonde trasformazioni. Più di dieci anni fa, quando lanciò Steam, Gaben parlò dell’importanza di internet e del Digital Delivery per il mercato dei videogame e di come avrebbero soppiantato le vendite dei giochi retail. Alcuni lo considerarono matto.
A distanza di oltre dieci anni, possiamo affermare che Gaben aveva ragione: le vendite digitali hanno soppiantato quelle retail[1] e sono nati numerosi store digitali come GOG e Origin. Steam intanto è diventato leader del mercato e può contare su una comunità di oltre 75 milioni di giocatori.
Microsoft vs Valve
le Steam Machines sono basate su SteamOS, una distribuzione GNU/Linux basata su Debian[2]. Il motore grafico del sistema operativo sarà mosso dalle Vulkan (API grafiche libere e multi-piattaforma promosse dal consorzio Khronos), che si pongono come alternativa libera alle DirectX (API proprietarie per lo sviluppo di videogiochi su sistemi Microsoft).
Allo stato attuale, giocare su PC significa giocare su Windows. La stragrande maggioranza dei giochi per PC utilizza le DirectX, che non sono disponibili su GNU/Linux e consentono a Microsoft di mantenere una posizione dominante sui sistemi operativi per il gaming. Finora è stato impossibile scardinare questo monopolio, soprattutto perché nessuno è stato mai interessato a investire, in ambito gaming, su Linux e il software libero.
Almeno fino ad ora. La sfida è stata ufficializzata al GDC 2015[3] durante la presentazione di Vulkan (che saranno il cuore di SteamOS e di tutte le console libere basate su Linux) e DirectX 12[4] (incompatibili, di proposito, con tutti i sistemi operativi non Microsoft).
“Le misure restrittive fanno incazzare inutilmente i clienti. Gli sviluppatori perdono sulle vendite proprio a causa di queste misure […] Ci si dovrebbe concentrare sul garantire ai clienti la miglior esperienza possibile e pensare a modi di creare valore per loro, piuttosto che rendergli la vita difficile”.Gabe Newell
È interessante osservare inoltre che, nel consorzio che supporta Vulkan, oltre a grandi nomi come nVidia, Google, Apple e Intel, compare il nome di Sony.
DirectX vs Vulkan
Anche se sarà possibile installare Windows sulle Steam Machines, questo andrebbe contro la loro filosofia, rendendo vacua la loro stessa esistenza. Essendo la maggior parte dei giochi basati su DirectX, le Steam Machines non riuscirebbero a eseguire nativamente tutti i giochi, limitando la scelta a quelli compatibili con Linux.
Purtroppo le DirectX, così come Windows, essendo monopoli[5] de facto, saranno un duro avversario per Valve, anche se dal punto di vista tecnico e funzionale Vulkan potrebbe offrire prestazioni simili, se non superiori, alle DirectX 12.
Gabe Newell non è un benefattore, è un imprenditore che ha come scopo quello di portare nuovi utenti a fare acquisti su Steam. Tuttavia Gaben ha intrapreso una strada coraggiosa, indicando una prospettiva che fino a qualche anno fa era considerata utopica da qualsiasi addetto ai lavori: una console unica, macchine differenti ma compatibili fra di loro, che mettono al centro dell’attenzione gli interessi dei giocatori e non soltanto quelli sovrastrutturali che tutti i giocatori sono costretti a subire da decenni.
Per saperne di più:
Se vuoi saperne di più su questo argomento, leggi: Qual è la miglior piattaforma per i videogiochi?
Note:
- Report: 92 percent of PC game sales in 2013 were digital ⬆
- Debian è un sistema operativo composto solo da software libero. ⬆
- GDC 2015: Conferenza Vulkan: il futuro della grafica ad altre prestazioni (Presentato da Khronos) ⬆
- GDC 2015: DirectX 12: un nuovo senso per efficienza e prestazioni (Presentato da AMD) ⬆
- Almeno per quanto riguarda il mercato PC, visto che Linux è attualmente leader del mercato server e mobile (Android). ⬆