Caso Steam Workshop: vince la community
Gli utenti vincono: eliminate mod a pagamento per Skyrim
Il caso delle mod a pagamento su Steam Workshop è stato davvero interessante da seguire. Una battaglia tra publisher e community dalla quale ancora una volta la community esce vincente. Non è la prima volta. È capitato nella recente battaglia tra Microsoft, che voleva imporre pesanti restrizioni con XBox One (come la connessione a internet obbligatoria e il blocco dei giochi usati) e gli utenti console. Alla fine vinsero gli utenti e Microsoft ne uscì colpita duramente, tanto che fu costretta a cambiare completamente la sua strategie di mercato e licenziare i colpevoli di tale disastro mediatico (il caso Don Mattrick è emblematico).
Per quanto riguarda il mondo dei videogiochi si tratta di piccole vittorie ancora isolate. Purtroppo troppe battaglie sono state perse e molte altre battaglie devono ancora essere combattute[1][2]. Il problema è più intricato di come appare in superficie.
Il capitalismo sta cambiando
“War is changed“, direbbe una nostra conoscenza videoludica. Un giorno sei sulla cresta dell’onda, il giorno dopo sei nel baratro più profondo. Valve lo sa bene, Microsoft lo sa bene, la novità è che cominciano a capirlo anche gli acquirenti.
“Capitalism is changed“, e le aziende nel campo della tecnologia sono le prime a sentire gli effetti di questo fenomeno globale fortemente in crescita, trovandosi a fare i conti con la potenza straordinaria dell’aggregazione sociale che sta scombussolando l’intero mondo moderno.
Non credo esista una sola piccola o grande impresa che non sappia quanto sia importante oggi dialogare e interagire con i consumatori, attraverso i social network, utilizzando pagine facebook e siti web, puntando su un supporto clienti ben organizzato e una comunicazione sul web amichevole ed efficace.
Non esisterebbe neanche un lavoro sottopagato se le persone si rendessero conto del potere straordinario che le masse hanno conquistato nel mondo dell’Information Technology. Se tutti rifiutassero salari indecenti, l’azienda dovrebbe decidere se fallire o se aumentare il salario e finirebbe, ovviamente, per scegliere la seconda opzione. Chi crede di essere debole e di non poter colpire con forza, non colpirà mai per paura di soccombere; c’è bisogno di una voce che gli dica con autorità: “guarda che sei forte, puoi colpire.”, perché egli provi a farlo.
Questa è la voce della tecnica guidata dalla tecnologia moderna.
Cittadino del web, cittadino del mondo.
Com’è possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e tante nazioni talvolta sopportino un tiranno solo, che non ha altro potere se non quello che essi stessi gli accordano, che ha la capacità di nuocere loro solo finché sono disposti a tollerarlo, e non potrebbe fare loro alcun male se essi non preferissero sopportarlo anziché opporglisi.Étienne de La Boétie
Le nuove tecnologie, stanno, non soltanto aumentando esponenzialmente il livello culturale medio, ma anche spingendo le persone a prendere coscienza della loro potenza, a sentirsi parte di una comunità che non è solo una minoranza locale, che non ha confini territoriali definiti, che non ha regole che non possono essere infrante. Un cittadino del web è un cittadino del mondo.
Il caso Steam Workshop è soltanto un epifenomeno. La primavera araba che ha coinvolto Egitto, Libia, Siria, Tunisia e che ha visto il web giocare un ruolo importante nel rovesciamento di regimi e dittatori ne è un esempio lampante. I grandi movimenti sociali nati su internet come il Movimento 5 Stelle in Italia e Podemos in Spagna sono altri inevitabili esempi che confermano questa tendenza globale.
Il nostro tempo è insieme massimamente interessante e pericoloso, perché è il tempo nel quale le vecchie potenze dominanti (religione e capitalismo) cercano di contenere le potenze emergenti (scienza, tecnologia e democrazia) che vogliono ridimensionarle e imporsi come nuove potenze dominanti. Siamo ancora all’inizio, sono ancora le prime schermaglie, ma lo scontro è inevitabile e diventerà sempre più aspro con il passare dei decenni.
Comunque, dopo tutte queste serie divagazioni sul tema, ci farà bene sdrammatizzare!
Note:
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